RASSEGNA STAMPA 12 febbraio – 5 marzo 2017
La decisione della Corte d’Appello di Trento che cancella la madre
Ma questa non è giurisprudenza evolutiva
“…con l’ordinanza dei giudici di Trento – scrive Francesca Izzo in risposta alla nota del giudice Quaranta – non ci troviamo di fronte a una “giurisprudenza evolutiva”, bensì ad una giurisprudenza che dinanzi a un aspro conflitto che dovrebbe trovare democraticamente composizione nella discussione e nella decisione parlamentare, si arroga un potere che non ha”.
– Cheliberta.it del 5/03/2017
Ma la biologia c’entra, e come…
“Questo – scrive Roberta Trucco – il paradosso nel quale ci troviamo: da un lato una pratica medica e tecnica che si fonda sul diritto di “proprietà” in nome del dato biologico più che sul dato affettivo e di cura e dall’altro una legislazione che quando si tratta di riparare a un vuoto legislativo antecedente ribalta questa assunzione”.
– Cheliberta.it del 5/03/2017
ALFONSO QUARANTA: la legge va interpretata
La nostra normativa vieta la maternità surrogata. La corte d’appello di Trento di fatto la legittima, assegnando due padri a una coppia di gemelli e cancellando così la figura materna. Abbiamo interpellato l’insigne giurista Alfonso Quaranta, già presidente della Corte Costituzionale: come può essere che una legge del Parlamento sia nei fatti aggirata o addirittura rimossa? Non si crea in questo modo un conflitto tra potere legislativo e magistratura? Questa sentenza può influenzare altri tribunali?
– Cheliberta.it del 3/03/2017
La prof Lgbt anti-surrogata: “Si cancellano le madri”
«Cari compagni gay vi invitiamo a non festeggiare la cancellazione della madre»: inizia così l’appello promosso dalla sociologa dell’Università di Milano, Daniela Danna, esponente della comunità Lgbt, che in questa importante intervista rilasciata a Monica Ricci Sargentini spiega perchè è contraria all’ordinanza della Corte di Trento. Si parla anche della nostra iniziativa del 23 marzo.
– Corriere.it del 2/03/2017
Ordinanza Trento: è questa l’avanguardia?
“Non ho dubbi che i due padri saranno genitori amorevoli – scrive Annamaria Riviello – ma c’è una scomparsa, una donna in carne ed ossa: la madre. Ora la cosa più stupefacente è che la stampa che si richiama a valori progressisti o di sinistra parla di questa sentenza come di un atto di “avanguardia”.”
– Cheliberta.it del 1/03/2017
Utero in affitto, a Roma un forum internazionale per dire «no»
Il 23 marzo alla Camera un forum delle associazioni per chiedere all’Onu di dichiarare la maternità surrogata una pratica contro i diritti universali delle donne e dei bambini.
– Avvenire.it del 16/02/2017
Speciale obiezione e aborto:
Medici obiettori pensateci, il problema c’è
La legge 194 va applicata in tutte le sue parti: l’autodeterminazione delle donne, il diritto all’informazione, l’obiezione di coscienza. Non è accettabile che la difesa sacrosanta del principio dell’obiezione di coscienza si tramuti nei fatti nella mancata applicazione di un’altra sua parte. È quanto accade in molte strutture pubbliche.
– Che liberta.it del 23/02/2017
Storia di un aborto
“Ada ha 21 anni – racconta Riccarda Zezza di Piano C – e sta per laurearsi all’Università di Siena. La gravidanza non l’aveva prevista né voluta, è arrivata come un brutto sogno. Al suo risveglio, però, è ancora lì. Tra le lacrime e il malessere fisico, decide di abortire. E’ una decisione che sembra impossibile, eppure spetta a lei, che è ancora una ragazza, e lei la prende”.
– Alleyoop.ilsole24ore.com del 23/02/2017
Da non perdere:
Grazie all’aggravante per femminicidio finirà la strage silenziosa
La Camera approva all’unanimità la legge a tutela degli orfani di femminicidio. Archiviato il delitto d’onore. Un grande passo avanti. Ora tocca al Senato.
– Unita.tv del 2/03/2017
Il volto delle nuove madri
“I padri possono fare davvero molto affinché i propri figli non temano la libertà delle donne”: dalle parole dense di verità di Cristina Comencini
– Temponews.it del 21/02/2017
Il ricordo di Anna:
Storia di una donna straordinaria
“Anna Rossi Doria è stata una figura di spicco della cultura femminista italiana di quest’ultimo cinquantennio. Nelle sue molteplici declinazioni: dalla militanza politica all’attività di docente al mestiere di storica, sempre al servizio delle donne…”: il racconto di Andreina de Clementi della Società Italiana delle Storiche – SIS
– Cheliberta.it del 20/02/2017
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